Teatro

La bottega del caffè di Goldoni al Teatro Comunale di Vicenza

La bottega del caffè di Goldoni al Teatro Comunale di Vicenza

Nuova importante proposta dei classici nella Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Vicenza: il primo appuntamento del 2012 è con un capolavoro della drammaturgia goldoniana “La bottega del caffè” proposta nell’edizione della Compagnia del Teatro Carcano di Milano, in scena giovedì 12 e venerdì 13 gennaio 2012 alle ore 20.45, interpreti Marina Bonfigli e Antonio Salines, regia di Giuseppe Emiliani.
Il cartellone della Stagione propone poi un’importante pièce di teatro contemporaneo, ospitando martedì 24 e mercoledì 25 gennaio Marco Paolini, per la prima volta al Teatro Comunale di Vicenza, con lo spettacolo “Itis Galileo”, un grande successo, naturalmente un tutto esaurito.
La Stagione di Prosa del Teatro è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, responsabile della direzione artistica, con il sostegno di Fondazione Cariverona, Estel, Fiamm e Develon come partner, Inglesina, Aim Energy, Gruppo Beltrame, Immobiliare Olimpica, Palzileri e Ide Clean come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner.

“La bottega del caffè” di Carlo Goldoni proposta dalla Compagnia del Teatro Carcano di Milano, direzione artistica di Marina Bonfigli, è in tournée sui palcoscenici italiani, dopo il debutto nel febbraio dell’anno scorso; propone una lettura filologica, molto aderente al testo originale, del capolavoro goldoniano, una versione settecentesca che viene ripresa anche nell’interpretazione degli attori, per offrire al pubblico l’immediatezza e la vivacità di uno spaccato della vita dell’epoca.
Punti di forza di questo allestimento, la regia rigorosa e al contempo discreta, di un esperto goldoniano come Giuseppe Emiliani; la recitazione dell’affiatata compagnia, con una menzione speciale per Antonio Salines, un Don Marzio campione di maldicenza e pettegolezzo; le scene di Guido Fiorato ispirate a quelle create dal suo maestro Emanuele Luzzati per l’indimenticata edizione del 1989 al Teatro Romano di Verona, protagonista Giulio Bosetti per la regia di Gianfranco De Bosio, a cui il regista fa riferimento. Altri interpreti della vivace commedia sono Virgilio Zernitz, nel ruolo del caffettiere Ridolfo, Umberto Terrusio, il mercante Eugenio, Francesco Migliaccio nei panni di Flaminio, Marina Bonfigli, sua moglie Placida nella scena, Alice Redini nel ruolo di Vittoria, moglie di Eugenio e Valeria Perdonò, la ballerina Lisaura.

La critica ha definito “coraggiosa” questa messa in scena realizzata seguendo rigorosamente i canoni della commedia goldoniana, un classico ritenuto a ragione banco di prova per attori, registi, scenografi e costumisti, vale a dire per tutta la parte artistica dello spettacolo teatrale. L’attualità, se così si può definire, di questa commedia è tutta nella rappresentazione dei sentimenti e nell’agire degli esseri umani, comune in ogni tempo e in ogni luogo; così invidia, amore, odio, brama di denaro e di potere, lotta per il benessere, per il cibo, non sono cambiati da allora. Carlo Goldoni, che fa parte di quella ristrettissima cerchia di autori che hanno scritto sul palcoscenico e per il palcoscenico, rappresenta e descrive in maniera ineguagliabile queste ingarbugliate vicende umane, in un perfetto equilibrio fra la parola e l’azione scenica.

“La bottega del caffè” in scena al Comunale di Vicenza giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, un allestimento tradizionale, che certamente non manca di vitalità, dove l’azione scorre con il giusto ritmo e il disegno dei personaggi è sempre nitido e preciso, rende protagonista della commedia l’occhialetto, diabolico strumento, col quale Don Marzio, seduto al caffè, spia indiscretamente tutto e tutti, sforzandosi di vedere anche quello che effettivamente non è: “il mio occhialetto non isbaglia “ … La scena è una piazzetta veneziana, uno spazio quotidiano che ruota attorno ad un centro simbolico, rappresentato dalla bottega del caffè, un luogo dove si mescolano il consueto e l’imprevedibile, un punto ideale per osservare e giudicare il “mondo”. Non doveva essere difficile per gli spettatori dell’epoca (1750) riconoscere le figure che si agitavano nel cerchio della finzione, una quotidianità che fa’ tutt’uno con le pareti del Teatro, assecondando una sapiente trama di invenzione comica e di verità.

Gli altri importanti appuntamenti della Stagione di Prosa di gennaio del Teatro Comunale di Vicenza  sono: venerdì 20 gennaio con Annamaria Guarnieri diretta da Maurizio Scaparro che ripercorre gli ultimi momenti di vita di Eleonora Duse in “Eleonora, ultima notte a Pittsburgh” di Ghigo De Chiara, musiche a cura di Simone Cussino, nell’ambito della rassegna Luoghi del Contemporaneo, in scena al Ridotto.

Martedì 24 e mercoledì 25 gennaio è la volta per la Stagione “ufficiale” di Marco Paolini con “ITIS Galileo”, ideato con Francesco Niccolini. Lo spettacolo, ovunque un grande successo, registra un tutto esaurito in entrambe le date.
Tutti gli spettacoli, quelli della Stagione e quelli dei Luoghi del Contemporaneo, iniziano alle ore 20.45

I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442  biglietteria@tcvi.it), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. I prezzi dei biglietti: intero 28 euro, ridotto over 60 - 22 euro, ridotto under 25 - 14 euro; i prezzi dei biglietti per gli spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo: intero 22 euro, ridotto over 60 – 17 euro, ridotto under 25 – 17 euro.